NELLA ANFUSO
La rivelazione del
Canto Cacciniano
Per la prima volta viene pubblicata per il grosso
pubblico l’originale anastatico della Prefazione alle Nuove Musiche del
1601 di Giulio Caccini, per la prima volta nella storia discografica
vengono eseguite le musiche contenute nella detta prefazione con tutte
le indicazioni espressive (crescere e scemare della voce, cascata
scempia, cascata doppia, ribattuta di gola, esclamazione languida,
esclamazione spiritosa, sprezzatura, trillo, gruppo), per la prima volta
viene eseguito il canto “Io che dal Ciel”, che fu di Lucia Caccini,
degli Intermedi Fiorentini del 1589, per la prima volta viene ascoltato
il “favellare in armonia” della scena di Dafne (Euridice 1600), per la
prima volta rivive il madrigale cacciniano nello splendore vocale e
nella varietà espressiva voluta da Giulio Caccini: “Amarilli” ritorna
all’ascolto dopo quattro secoli con la ricchezza espressiva di tutte le
sue "esclamazioni". La particolare qualità della registrazione tecnica
rende, come non mai, in tutta la sua bellezza, la splendida voce di
Nella Anfuso.
Il saggio musicologico di Annibale Gianuario costituisce il vademecum
indispensabile per la comprensione del raffinatissimo Canto di Giulio
Romano. |